Dopo il ko in Abruzzo la linea dura dei 5S. Subito stop alla Tav

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Voto Abruzzo, Salvini: “No a rimpasto, ora approvare le leggi in agenda”. Conte: “Per il governo non cambia nulla”

I parlamentari semplici si aspettano di più: sulle chat degli eletti è richiesta a gran voce una struttura che si occupi dei territori non in modo episodico. Su quelle degli attivisti, avanza una domanda: “Ma il capo politico è in grado di occuparsi del Movimento mentre segue due ministeri e Palazzo Chigi?”. La risposta implicita è no. Di Maio finge di non sentirla e nella notte elettorale si asserraglia nel fortino della Casaleggio Associati.

“Tradire la propria identità non paga”, dice la senatrice Elena Fattori. “Di Battista è stato usato male”, rincara Paola Nugnes. Mentre il deputato Davide Galantino affonda: “Gli elettori vogliono vedere i fatti. Le star andavano bene all’opposizione”. E l’onorevole siciliano Giorgio Trizzino fa un’analisi impietosa: “La Lega ha puntato scientificamente fin dal primo momento a indebolire ideologicamente e politicamente il Movimento, con il chiaro obiettivo di usarlo fino in fondo prima di gettarlo via”.

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Elezioni Abruzzo, i risultati: vince il centrodestra, Marsilio governatore. Lega primo partito, crollo M5s

a cura di ALESSIO SGHERZA
Se Dibba pensa davvero di risalire la china con il tour tra i gruppi di attivisti cominciato la settimana scorsa a Sulmona, avrà capito che non sarà facile. Serve un impegno meno episodico. Oltre che una nuova strategia: come quella di fare apparentamenti con altre liste facendo decadere una regola a detta di tutti autolesionista.

Danilo Toninelli prova a lanciare la palla in avanti annunciando – proprio per oggi – la pubblicazione dell’analisi costi-benefici sulla Tav, che da ieri è in mano ai due vicepremier. I 5 stelle proveranno a ripartire dal no all’alta velocità Torino-Lione per frenare il ribaltamento dei rapporti di forza all’interno del governo. Anche se uno dei componenti della commissione, da sempre favorevole all’opera, ha scritto una “relazione di minoranza” che dovrebbe essere allegata all’analisi e su cui Salvini cercherà senz’altro di fare leva.

rep

Commento

Se le tensioni si scaricano sul Quirinale

di STEFANO FOLLI
Prima delle europee, nessuno parla di rimpasti, ma le cose da chiarire sono molte: dalla Tav al Venezuela fino a Bankitalia. Anche per questo, era previsto un vertice tra Conte e i suoi vice già ieri notte. Saltato alle dieci e mezzo di sera. Senza un perché.

REP.IT

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