Raggi pensa al daspo urbano per i turisti barbari
La stessa fontana, capolavoro del Bernini, è stata bersaglio di un altro atto “barbarico” pochi giorni fa: due turiste russe intorno alla quarantina sono state sorprese dagli agenti della Municipale mentre ballavano in atteggiamento provocatorio e di sfida sui cannolotti della recinzione del monumento. Invitate a scendere si sono scagliate su una vigilessa intervenuta provocandole delle lesioni. Ma è solo l’ultimo gesto inqualificabile di una lunga lista, in questo caso davvero nera, di gesti vandalici nei confronti dei tesori della città. Da Fontana di Trevi presa di mira da emulatori di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni intenti a bagnarsi nelle sue acque al Colosseo scambiato per una bacheca di pietra su cui scrivere a piacimento il proprio nome. Magari portandosi via qualche frammento di storia, come ricordo da mettere in valigia.
Divieto di ingresso per chi non rispetta i monumenti
Un mini daspo per questo tipo di situazioni già c’era nel regolamento della polizia urbana approvato dalla giunta Raggi: prevista una multa e l’allontanamento per 48 ore dalla zona in cui è stato compiuto il reato sanzionato. La prima cittadina peró vuole qualcosa di più. La sua intenzione sarebbe quella di arrivare a una punizione “esemplare”, ovvero un elenco di nomi di ospiti stranieri non graditi ai quali verrebbe impedito di tornare nella Capitale.
Si tratterebbe di un vero divieto di “cittadinanza” anche temporanea sul suolo, anzi sui sampietrini romani. Il Campidoglio sembra davvero intenzionato a fare un po’ la voce grossa per proteggere il suo patrimonio e per questo la Raggi potrebbe chiedere presto un incontro con il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
LA STAMPA
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