Sánchez, stop sul bilancio Spagna verso le elezioni
francesco olivo inviato a madrid
È questione di giorni, forse di ore: uno degli ultimi bastioni del socialismo europeo potrebbe cadere. Pedro Sánchez è sul punto di cedere, il parlamento ha bocciato la sua manovra economica e il leader socialista è pronto a convocare elezioni anticipate. Un elemento di instabilità in un Paese che solo qualche giorno fa ha cercato di inserirsi nell’asse franco-tedesco che guida l’Unione europea.
La data ufficiale non c’è ancora, la deciderà, Costituzione alla mano lo stesso premier, l’annuncio dovrebbe arrivare domani al termine del Consiglio dei ministri, ma al congresso dei deputati di Madrid si fanno scommesse con una certa sicurezza: la Spagna potrebbe tornare alle urne già il 28 aprile. Il calendario mette molti ostacoli, visto che esattamente un mese dopo i cittadini saranno chiamati a votare per Municipali e Regionali (in quasi tutte le comunità autonome), oltre ovviamente alle Europee. Un intasamento che porterebbe ad escludere il «super domingo» elettorale, auspicato dalla destra, in testa il Partito popolare che cerca di fare il cappotto, grazie alla nuova alleanza con i nazionalisti di Vox e l’appoggio di Ciudadanos.
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