Di Battista e i burattini senza fili
di LUCA BOTTURA
Il lampo negli occhi era quello di Nicolae Ceau?escu quando, affacciandosi al balcone per il consueto bagno di folla, si accorse che la medesima tonitruava invece di idolatrarlo. Sgomento, incredulità. Il viso girato verso gli assistenti di studio e la platea silente. Poi la frase: “Oggi non applaudite nessuno? Non vi hanno fatto il gesto?”.
C’è da capirlo, Alessandro Di Battista. Per motivi di format, #dimartedì contempla una media applausi/minuto tra le più alte del mondo. Il pubblico termina le serate con le mani ustionate. La par condicio nei confronti degli ospiti è esercitata attraverso una ritmica in quattro quarti che ricorda certe canzoni di Donna Summer. Ma a lui, l’altra sera no. In una sorta di segno dei tempi che potremmo definire la “poetica del mobbasta”.
Perché vale tutto, per carità, siano qui per questo, battiamo le mani anche alla pubblicità o, come ipotesi estrema, perfino a Mario Giordano.
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