Luigi Di Maio, la mossa sporca contro Lega e Salvini: Autonomia, il governo rischia

Le reazioni più piccate, infatti, sono arrivate dai governatori e dai politici di Pd e M5S del Sud, esattamente dove, negli ultimi anni, i 5 Stelle hanno raccolto un’autentica messe di consensi, culminati nell’exploit delle politiche del 4 marzo 2018: gran parte di quel 34 e rotti per cento ottenuto, i grillini lo devono al consenso “bulgaro” ottenuto da Roma in giù.

Per questo, ora, sono terrorizzati. E come sottolinea Il Messaggero, l’annuncio della ministra Stefani in Consiglio dei ministri è stato accolto dai colleghi grillini in silenzio, “evidentemente e palesemente ostili” li descrive uno dei ministri al quotidiano romano. Perchè l’autonomia significherebbe anche un ridimensionamento di alcune prerogative dei ministeri competenti sulle materie interessate, come scuola e sanità, che sono dicasteri in mano ai 5 Stelle.

Così, rivela Il Messaggero, tra i 5 Stelle è scattato l’ordine di scuderia, simile peraltro a quello adottato fin che si potrà con la Tav: rinviare la grana il più possibile. Ecco allora l’appello a “un nuovo approfondimento tra i ministeri tutti e le tre Regioni sulle criticità già aperte” e la richiesta di “un necessario passaggio in Parlamento”. In estrema sintesi, “i tempi saranno lunghi”, o almeno così sperano Luigi Di Maio e i suoi. L’importante è scavallare il 26 maggio, poi…. Ma quella sarà tutta, ma proprio tutta, un’altra storia. E l’autonomia delle Regioni sarà solo un granellino di sabbia nel deserto.

LIBERO.IT

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