Brexit, il nuovo piano dell’Europa è un asse con Corbyn
dai nostri corrispondenti ALBERTO D’ARGENIO e ANTONELLO GUERRERA
BRUXELLES-LONDRA. È il nuovo piano dell’Europa per evitare il “No Deal” e portare a termine finalmente la Brexit, dopo due anni di faticosissime negoziazioni. È una suggestione che circola da tempo, ma ora l’Ue ha deciso di passare seriamente in azione. Visto che lo stallo permane e ieri c’è stata l’ennesima (anche se indolore) sconfitta in Parlamento di Theresa May, la settimana prossima Jeremy Corbyn volerà a Bruxelles per incontrare, molto probabilmente giovedì, il caponegoziatore Ue sulla Brexit, Michel Barnier, e i negoziatori del Parlamento Ue Guy Verhofstadt, Roberto Gualtieri ed Elmar Brok. È presto per dirlo, ma, se funzionerà, potrebbe essere la svolta della Brexit.
Gli europei da settimane dietro le quinte insistono con il governo di Londra sulla necessità di trovare un accordo di unità nazionale che possa evitare il “No Deal”, cioè l’uscita traumatica senza accordo del Regno Unito dall’Unione che potrebbe avere catastrofiche conseguenze economiche e commerciali per entrambe le sponde della Manica. Da Downing Street tuttavia hanno sempre rifiutato e fonti vicine alla premier Theresa May ancora oggi dicono di non voler cambiare affatto la strategia (cioè arrivare all’ultimo e dire al Parlamento britannico “o il mio accordo o il baratro del No Deal”). Un piano che per Bruxelles e le alte capitali europee è ad alto rischio.
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