Regionali in Sardegna, Salvini cerca il bis dopo l’Abruzzo. Il centrosinistra spera in Zedda. I timori in casa M5S
di MONIA MELIS
Laboratorio politico nazionale e test di
forza tra i partiti del governo gialloverde: il voto di domenica 24
febbraio per le regionali in Sardegna non è solo affare locale. Da una
settimana il ministro dell’Interno e leader della Lega – Matteo Salvini –
batte l’isola in lungo e in largo in sostegno del candidato della
coalizione di centrodestra. Con tanto di replica della conferenza stampa
congiunta con Berlusconi e Meloni. Mentre il capo politico del
Movimento 5 stelle, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, solo
all’ultimo minuto ha confermato la sua presenza. Big nazionali che non
si affacciano – invece – per il fronte del centrosinistra. Sulla scia
del basso profilo che ha consentito ad Andrea Frailis di sfilare il seggio da deputato al M5s con le suppletive del 20 gennaio.
Sarà un altro Abruzzo? Gli ultimi sondaggi disponibili, di Swg, davano
il M5s al terzo posto: centrodestra in vantaggio con centrosinistra in
ripresa. Ma sono proiezioni precedenti alla lunga protesta dei pastori
la cui vertenza non è ancora risolta con tensioni anche in vista del
voto.
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