Caso Cucchi, depistaggi: otto carabinieri rischiano il processo
Otto carabinieri, tra cui il generale Alessandro Casarsa (all’epoca dei fatti capo del Gruppo Roma) e il colonnello Lorenzo Sabatino (ex capo del nucleo operativo di Roma), rischiano il processo per la morte di Stefano Cucchi. I reati contestati, a seconda delle posizioni, falso, omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia.
“Attestavano il falso sulle ocndizioni di salute di Cucchi” – La prima contestazione formulata dal pm, Giovanni Musarò, e sottoscritta anche dal procuratore capo, Giuseppe Pignatone, nell’atto di chiusura delle indagini sul depistaggio in seguito alla morte di Stefano Cucchi, dice: “Attestavano il falso in un’annotazione di servizio, datata 26 ottobre 2009, relativamente alle condizioni di salute di Stefano Cucchi, tratto in arresto dai militari del comando stazione di Roma Appia e tradotto presso le celle di sicurezza del comando di stazione Tor Sapienza nella notte fra il 15 e il 16 ottobre”.
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