Cina, l’ex sottosegretario Giacomelli: “Ecco come Pechino già nel 2016 puntava a intesa su 5G e telecomunicazioni”
di GOFFREDO DE MARCHIS
Pechino voleva firmare un memorandum sulle telecomunicazioni e sul 5G già nel 2016. Per entrare nel mercato italiano di Internet superveloce, in grado di produrre una mole immensa di Big Data, con le sue aziende. Lo voleva collegare a un protocollo d’intesa che l’allora sottosegretario al Mise Antonello Giacomelli aveva istruito e firmato per un interscambio sul cinema, sulla televisione e sui prodotti audiovisivi in generale. Si parlava di documentari, film e tv pubblica ma a sorpresa spuntò una visita alla Huawei.
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La richiesta della Cina per allargare il campo di azione dalla tv alla
nuova rete ultraveloce non fu mai esplicita. Ma la pressione risultò
evidente. “Durante la missione – racconta Giacomelli – ci portarono
improvvisamente alla sede della Huawei. Ci tenevano molto, volevano
farci vedere i loro progressi, reali in effetti, nel campo delle
telecomunicazioni”.
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