Brexit, Tusk: “Tutte le opzioni aperte per Londra fino al 12 aprile”. May: “Lasceremo l’Ue”
BRUXELLES – Al termine di una riunione
fiume cominciata nel pomeriggio, i leader dell’Unione trovano un modo
per spostare un po’ più in là lo spettro di una Brexit senza accordo.
Riuniti a Bruxelles, i capi di Stato e di governo europei dovevano
decidere cosa fare con la richiesta avanzata da Theresa May di rinviare il divorzio tra Ue e Regno Unito – che altrimenti sarebbe scattato il 29 marzo con un alto rischio di “no deal” – fino al 30 giugno.
Brexit, l’ultima chance di Theresa May
dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA
Richiesta inaccettabile, visto che in quel modo Londra sarebbe rimasta
nell’Ue senza votare per le europee del 23-26 maggio, rischiando di
inficiare la legalità del Parlamento di Strasburgo. D’altra parte i
ripetuti fallimenti a Westminster della premier lasciavano troppi rischi
di recesso disordinato, disastroso per l’economia britannica e comunque
nocivo anche per quella europea.
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