Congresso delle famiglie a Verona, l’appello di 200 accademici contro il patrocinio di Palazzo Chigi. E gli organizzatori si arrendono
Mentre continua tra gli alleati di governo lo scontro sul congresso delle famiglie a Verona,
in programma dal 29 al 31 marzo e di chiaro stampo anti-abortista e
anti-Lgbt, un gruppo di 240 accademici giuristi da tutta Italia ed
Europa hanno firmato un appello per chiedere la revoca del patrocinio
concesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nonostante,
infatti, ieri sera anche il premier Giuseppe Conte abbia dichiarato il suo no
al patrocinio, fino a stamattina mancava ancora l’atto formale di
revoca e il logo di Palazzo Chigi continuava a campeggiare sul sito del
forum. “Oltretutto – spiegano i professori universitari – non esiste un
ministero della Famiglia ma un ministro della Famiglia senza
portafoglio, che come tale non può dare patrocini se non attraverso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il che contraddice la
dichiarazione secondo cui è un’iniziativa isolata del ministro Fontana”.
Alla fine sono stati gli stessi organizzatori del convegno ad
annunciare un passo indietro: “Abbiamo ricevuto la diffida ad utilizzare
il marchio di Palazzo Chigi proprio ora. Il cambio del logo è in corso e
in più siamo orgogliosi di annunciare il Patrocinio della Regione
Friuli Venezia Giulia”. Non solo. “Ci è stato comunicato – hanno
aggiunto in serata – che dovremo usare come immagine del patrocinio
concesso dal ministro per la Famiglia direttamente il logo della
Repubblica italiana: per noi si tratta di un felice guadagno”.
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