L’Unione europea ferma l’orologio della Brexit: divorzio rinviato al 31 ottobre
marco bresolin inviato a bruxelles
Via libera a un’ulteriore proroga della data della Brexit per scongiurare il drammatico no-deal. Via libera anche alla clausola di flessibilità, che prevede l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea immediatamente dopo l’eventuale approvazione dell’accordo di divorzio. Ma sulla scelta della nuova data i Ventisette sono rimasti inchiodati fino alle prime ore di questa mattina, divisi tra chi voleva un periodo breve (Macron in testa) e chi invece spingeva per un’estensione più lunga (Merkel): alla fine è stato trovato un compromesso sulla data del 31 ottobre, con l’impegno di rivedere la situazione a giugno, subito dopo le Europee. Un modo per legare l’uscita dei britannici alla scadenza dell’attuale Commissione europea guidata da Juncker ed evitare così l’ingresso di Londra nel nuovo esecutivo Ue con un suo commissario. L’intesa è stata poi sottoposta a Theresa May, rimasta fuori dalla sala durante il dibattito tra i colleghi.
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