Viterbo, commerciante ucciso con uno sgabello: fermato un 22enne americano
La fuga con una scarpa insanguinata coperta con un sacchetto – L’ultima volta, il 3 maggio, Aaron è tornato nel negozio: il giorno del massacro. In quella occasione, dopo una lite e una breve colluttazione, il commerciante – che ha tentato inutilmente di difendersi – è stato colpito ripetutamente alla testa con uno sgabello. Poco dopo è morto. L’uomo gli ha sottratto il portafogli, si è portato via alcuni vestiti e, dopo essersi cambiato di abiti, è uscito dal negozio con una busta al piede che forse copriva la scarpa insanguinata: particolare che ha insospettito alcuni passanti e che si rivelerà importante per incastrarlo.
Per la sua individuazione, è stato fondamentale il contributo di due carabinieri della stazione di Capodimonte, che il giorno precedente all’omicidio lo avevano visto passeggiare nel vicino Comune di Marta. Dopo la diffusione dei fermo immagine del giovane alle forze dell’ordine per le indagini, i due militari hanno riconosciuto il 22enne, che era stato anche sottoposto ad un regolare controllo alcune settimane prima. Quando è stato fermato, aveva sul volto e sulle mani i segni della colluttazione con la vittima e gli stessi occhiali da sole che aveva con sé il giorno dell’omicidio. Nella sua camera sono stati trovati il portamonete con i soldi e i documenti sottratto alla vittima, alcuni vestiti sporchi di e la carta di credito con cui aveva tentato le transazioni. Una delle sue scarpe era ancora macchiata di sangue.
Salvini: “Chi delinque ha le ore contate” – Immediato, dopo la notizia del fermo, il commento di Matteo Salvini. “Fermato il presunto assassino del commerciante di Viterbo: si tratta di uno straniero residente in un paesino della zona. Grazie a inquirenti e Forze dell’Ordine. Chi delinque, ha le ore contate. È la migliore risposta a chi cerca polemiche: io faccio parlare i fatti”, ha detto infatti il ministro dell’Interno.
TGCOM
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