Gaza, Hamas lancia 430 razzi. Usa: “Israele ha diritto a difesa”. Ma Turchia chiede condanna internazionale
di ALBERTO CUSTODERO
Continuano i lanci di razzi di Hamas nelle
zone israeliane attorno alla Striscia di Gaza dove risuonano
continuamente le sirene di allarme. Un israeliano di 58 anni è stato
ucciso nella notte, verso le 2.30, da un razzo sparato da Gaza mentre si
trovava all’ingresso della sua abitazione ad Ashkelon, nel sud di
Israele. L’uomo è morto mentre si recava all’ospedale: è la prima morte
in Israele dall’inizio degli scontri di sabato. I feriti sono 83.
In Israele si avverte anche oggi un’atmosfera ad alta tensione. Da ieri i
palestinesi hanno lanciato da Gaza 430 razzi (180 nella notte), mentre
Israele – precisa la radio militare – ha colpito nella Striscia oltre
200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica. I lanci di razzi
proseguono anche stamane.
A Ofakim, vicino Gaza, un razzo è caduto nel giardino di un casa. Un
altro ha centrato una scuola elementare. La pioggia di missili ha preso
di mirale comunità intorno alla Striscia di Gaza, Ashkelon e Ashdod, e
fino a Beersheba, Beit Shemesh and Gedera.
È di sette palestinesi morti il bilancio dei raid israeliani sulla
Striscia di Gaza. Tra le vittime in campo palestinese, la bimba di 14
mesi di cui si era già saputo ieri e sua madre incinta, una donna di 37
anni deceduta poco dopo il raid in ospedale. Tra i feriti, una
quarantina secondo il ministero della salute palestinese, almeno un
altro bambino.
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