Il sì di Airola al Sicurezza bis: “Voterò a favore. Come diceva Formica, la politica è sangue e merda”

“Mai come oggi penso alla frase di Rino Formica…”, l’ex ministro socialista che definì la politica “sangue e merda”, dice Airola, spiegando le ragioni del suo sì al provvedimento. “La politica è per gli uomini il terreno di scontro più duro e più spietato. Si dice che su questo campo ha ragione chi vince, e sa allargare e consolidare il consenso, e che le ingiustizie fanno parte del grande capitolo dei rischi prevedibili e calcolabili”, spiegava l’esponente del Psi.

Così, a poco a poco, con il rientro di alcuni ‘dissidenti’ M5S, si scioglie il rebus sui numeri della maggioranza. I gialloverdi sulla carta possono contare su 165 voti, 4 in più rispetto alla maggioranza assoluta – che però non è necessaria per approvare il decreto – ai quali tuttavia vanno tolti quelli dei cosiddetti ‘ribelli’ pentastellati (meno di una decina). Al momento è certo il no di Elena Fattori, che lo ha confermato sabato in un’intervista, anche se non ha ancora deciso se voterà contro la fiducia o sceglierà di non partecipare al voto.

Pallottoliere alla mano, se le defezioni dovessero essere una decina, i numeri della maggioranza potrebbero scendere a 155. Un’asticella che garantirebbe comunque il via libera definitivo al decreto. A questi numeri, d’altra parte, vanno aggiunti i due del Maie, che hanno sempre votato con la maggioranza. E andrebbero tolti un paio di voti per assenza giustificata, come ad esempio quello del Senatur Umberto Bossi, ancora in convalescenza.

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