Wall Street frena l’Europa, Piazza Affari chiude a -0,45%. Oro al top da 6 anni
di Andrea Fontana e Flavia Carletti
Giornata altamente volatile per le Borse europee che alla fine chiudono contrastate. Milano, zavorrata da alcuni bancari e petroliferi, ha terminato le contrattazioni in rosso, dopo aver viaggiato in terreno positivo per oltre metà seduta. Il FTSE MIB ha perso lo 0,45 per cento. Parigi (+0,61% il Cac40) e Francoforte (+0,71% il Dax30) hanno fatto meglio, recuperando dai minimi toccati in concomitanza con l’avvio di Wall Street. La Borsa Usa viaggia in terreno negativo – anche se sopra i minimi grazie a utility e materie prime – spinta al ribasso dall’andamento dei titoli di Stato Usa, che hanno visto i rendimenti scendere, con quello dei Treasury a 10 anni arrivato ai minimi da tre anni, sotto 1,63 per cento. L’avversione al rischio è alimentata dalle persistenti tensioni commerciali, che fanno temere anche una nuova recessione, e dalla prospettiva di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, tornata nel mirino del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Deve tagliare i tassi più velocemente e di tanto e deve mettere fine ora alle ridicole strette monetarie», ha twittato l’inquilino della Casa Bianca facendo riferimento alla Fed. Intanto, in questo contesto il prezzo dell’oro è salito sopra la soglia di 1.500 dollari l’oncia, cosa che non accadeva da 6 anni.
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