Governo, tra M5S e Pd non bastano 4 ore di vertice. ​«Conte-bis, strada ancora in salita». Nuovo vertice alle ore 11

Le attese del Paese/ Riformisti e statalisti alla prova della crescita

E poi c’è il tema della composizione della squadra di governo, a partire dal (o dai) vicepremier. L’ipotesi più accreditata è che ad affiancare Conte vada un solo vice del Pd, magari – sarebbe la prima volta di una donna – la vicesegretaria Paola De Micheli o il vicesegretario Orlando. Ma la discussione sarebbe ancora aperta, così come sul dicastero che assumerà Di Maio (non c’è dubbio che sarà ministro, rimarcano i pentastellati). Quanto a Zingaretti, dal Nazareno ribadiscono con fermezza che – nonostante le pressioni venute anche dai Dem – non entrerà al governo ma resterà in Regione. Il segretario Pd punta i riflettori sui temi: oltre che la prossima manovra economica, ci sarebbero problemi su sicurezza e giustizia. Solo dopo un’intesa programmatica, affermano i Dem, potrà arrivare il via libera a Conte, come premier del M5s in un esecutivo giallorosso. Ma i pentastellati sono tranchant: «È un momento delicato e chiediamo responsabilità ma la pazienza ha un limite. L’Italia non può aspettare, servono certezze». Ma nonostante tutto entrambe le delegazioni fanno sapere che i leader affronteranno il nuovo round di incontri con «ottimismo». 

Governo, Centinaio a M5S: pronti ad accordo di legislatura

LA GIORNATA (di Simone Canettieri)
M5S-Pd, l’accelerata nel pomeriggio. La trattativa M5SPd
 va avanti e la crisi di governo sembra, quindi, alla svolta. Mentre era in corso il vertice 5Stelle a Roma  sono arrivati segnali nei confronti del Pd. Luigi Di Maio, che si trova con con lo stato maggiore del Movimento, ha definito con il segretario del Pd Nicola Zingaretti un incontro. Come anticipato da Il Messaggero, l’incontro è stato calendarizzato alle 18. Ore decisive, quindi, per il governo. Di Maio, come  ha raggiunto Palazzo Chigi alle 17.55, pochi minuti dopo è entrato anche il leader democrat. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha lasciato Palazzo dopo 25 minuti di faccia a faccia.
 

M5S a conclave. Lungo vertice in un palazzo nel quartiere di Trastevere a Roma del M5S per decidere quale strada prendere. Al summit partecipano tra i big Luigi Di Maio (arrivato poco dopo le 15.30 senza rilasciare alcuna dichiarazione), Davide Casaleggio e Roberto Fico. Non risulta la presenza di Alessandro Di Battista, così come quella di Beppe Grillo. Dal caminetto pentastellato uscirà la linea. Le posizioni dei big al momento sono queste: Fico (e Grillo) è per il Conte bis con il Pd, Dibba è contrario, Casaleggio ha molti dubbi. Al vertice c’è anche Paola Taverna. La riunione – nel centro di Roma – arriva dopo una lunga notte di telefonate tra i big del M5S.

Governo, l’asse tra Beppe Grillo e Fico per indebolire Di Maio
 

Davide Casaleggio e Nicola Morra sono presenti. «Il clima è più che positivo», risponde sorridente Morra, alludendo al tempo. Alla riunione si sono aggiunti anche i capigruppo Francesco D’Uva, Stefano Patuanelli e il socio di Rousseau Massimo Bugani, oltre a Nicola Morra e Pietro Dettori.


L’abitazione dove si sta svolgendo la riunione

Dalla Lega, uomini di governo dicono che «la partita non è ancora chiusa: continuano i contatti tra Di Maio e Salvini. Al momento per noi gli scenari possibili hanno queste percentuali: 50% voto, 25% Conte bis con il Pd, 25% Di Maio premier con noi». Ma i fari sono puntati sulle mosse di Di Maio: in giornata dovrà dire addio al Pd o stringere un accordo che al momento passerebbe da un sì al premier uscente in cambio, queste sono le condizioni di Zingaretti, di una forte diminuzione della pattuglia M5S nella squadra di governo al posto di un monocolore dem.

Gelo di Di Maio sull’ipotesi Fico: ma gli ortodossi lo accerchiano

Il Quirinale attende sino a stasera. Prima di stilare questa sera il calendario delle Consultazioni previste a partire da domani, Mattarella sarebbe in attesa delle risposte dei partiti, per capire come procede il confronto e se effettivamente c’è la possibilità di dar vita ad un nuovo governo. Per questo, si apprende in ambienti parlamentari, il Colle avrebbe sollecitato le forze politiche a fornire entro le 19 un quadro della situazione. Se ci fosse la concreta possibilità di arrivare ad un accordo, potrebbe essere programmato un giro di consultazioni tra domani pomeriggio e la giornata di mercoledì. Altrimenti, qualora non dovesse emergere alcuna ipotesi di intesa, gli incontri al Quirinale potrebbero essere più rapidi, per poter dar vita velocemente ad un governo di garanzia, allo scioglimento delle Camere e ad elezioni il prima possibile.
 

Di Maio a colazione con Virginia. Il vicepremier e capo politico del M5s Luigi Di Maio è da poco rientrato nella sua casa romana dopo una colazione con la fidanzata Virginia Saba. Il leader pentastellato e la sua ragazza all’ora di pranzo sono usciti insieme dalla casa del vicepremier per dirigersi a piedi e in abiti casual in un ristorante nei pressi della sua abitazione. Dopo il pranzo sono rientrati insieme a casa.

IL MESSAGGERO

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