Borse Ue chiudono caute. La Fed taglia i tassi di 25 punti base. Piazza Affari +0,67%, ko Moncler
Frenata dell’industria italiana a luglio
Intanto, sul fronte macro sono arrivati i dati sull’industria italiana: a luglio
2019
gli ordinativi hanno registrato un calo congiunturale del 2,9%, mentre
nella media degli ultimi tre mesi si rileva un modesto aumento
congiunturale (+0,1%). Lo rende noto l’Istat aggiungendo che «in termini
tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’1%,
sintesi
di un leggero aumento sul mercato interno (+0,3%) e di un
marcato calo su quello estero (-2,9%)». L’Istat segnala per gli
ordinativi che «la diminuzione congiunturale deriva da una marcata
contrazione delle commesse provenienti dal mercato interno (-4,2%) e da
una piu’ modesta di quelle provenienti dall’estero (-0,8%)».
Andamento Piazza Affari FTSE Mib
Frena Moncler per timori su Hong Kong. Su la Juventus
Tra i titoli, a picco Moncler
(-7%), dopo che il Ceo Remo Ruffini ha espresso preoccupazione per le
tensioni a Hong Kong e prudenza sull’andamento del business nel Sud Est
asiatico, e male anche Prysmian (-2,97%) dopo che Morgan Stanley ha tagliato l’obiettivo di prezzo a 23,5 euro per azione. Tra le migliori Amplifon (+3,08%), le banche, le utility e Juventus Fc(+2,32%)
in attesa dell’esordio in Champions League di questa sera con la
delicata trasferta contro l’Atletico Madrid. Rallentano il passo i
petroliferi, complice il calo del greggio (il Wti a ottobre cede l’1%,
il Brent a novembre lo 0,7%), con l’Arabia Saudita che si sta impegnando
a ristabilire la piena funzionalità delle infrastrutture petrolifere.
Per altro Trump ha ordinato sanzioni ancora più pesanti contro l’Iran,
ritenuto il colpevole degli attacchi di sabato.
Bene Mediobanca dopo ingresso Del Vecchio nel capitale
Sotto i riflettori a Piazza Affari Mediobanca(+0,71%,
dopo essere arrivata a guadagnare quasi il 2%): la salita di Leonardo
Del Vecchio come terzo socio forte di Mediobanca ha spinto il titolo di
Piazzetta Cuccia. Gli analisti in queste ore stanno ragionando su quali
potrebbero essere le prossime mosse del fondatore di Luxottica alla luce
della sua decisione, comunicata ieri a mercati chiusi, di salire al
6,94% del capitale di Mediobanca. Fa meglio Generali, dove il fondatore di Luxottica ha poco meno del 5%.
Bene St e le utility, fuori dal Ftse Mib corre Gibus
Gli acquisti hanno premiato Stmicroelectronics (+1,66%), nelle sedute precedenti penalizzata dal tema dazi, e il settore delle utility, con Enel (+2,04%), Hera (+2,13%) eA2a (+1,25%) che hanno fatto segnare le performance migliori. In rialzo dopo i forti ribassi precedenti anche Atlantia
(+1,54%) all’indomani dell’addio dell’amministratore delegato
Castellucci deciso in Cda. In buono spolvero i farmaceutici, complice il
buon andamento del comparto in Italia e nel Vecchio Continente: Amplifon (+3,08%) è stata la migliore, ma sono andate bene anche Diasorin (+1,27%) e Recordati (+1,54%). Fuori dal listino principale, positiva anche Garofalo Health Care (+0,3%). Sempre tra i titoli a minore capitalizzazione, da segnalare la buona performance di Grifal (+14,2%) e di Gibus
(+2,36%), che ha chiuso il primo semestre con un utile netto in rialzo
del 24,4%, un Ebitda in crescita del 20,1% e ricavi a 22,1 milioni di
euro (+18,8% rispetto ai 18,6 milioni dello stesso periodo dell’anno
scorso). La peggiore è stata invece Askoll Eva
(-7,83%): il gruppo attivo nel settore della mobilità elettrica è stato
oggetto di prese di beneficio dopo il picco registrato nell’ultima
settimana (dal 10 settembre a oggi ha guadagnato più del 35%, sulla scia
della presentazione dei nuovi scooter elettrici).
In Europa su gli energetici, tengono le auto, deboli le banche
In
un contesto in cui ha dominato l’attesa, e quindi la cautela, in vista
delle decisioni della Fed, gli indici del Vecchio Continente si sono
mossi poco. Eccezione ha fatto il comparto delle utility (+0,99% l’Euro
Stoxx 600), sostenuto dallo spostamento degli investitori sui titoli
difensivi. Bene gli energetici (+0,52%), nonostante il calo del greggio e
in scia ai guadagni dei giorni precedenti, i tecnologici (+0,39%, con
St in rialzo dell’1,66% a Parigi) e le costruzioni (+0,44%), mentre la
performance peggiore è stata quella dei beni di consumo (-0,55%). Le
auto (+0,35%) non hanno risentito dei dati negativi sulle
immatricolazioni di agosto (-8,6% stando ai dati Acea, con un -3,2% nei
primi otto mesi dell’anno). In una seduta debole per il settore bancario
(-0,38%) a pagare il conto più alto sono state Commerzbank e Deutsche
Bank(rispettivamente -2,16% e -1,31% a Francoforte). Da segnalare a
Londra lo scivolone di Royal Mail (-3,98%).
Andamento dello spread Btp / Bund
Spread chiude a 139 punti base, BTp decennali allo 0,88%
Lo
spread BTp/Bund, che era partito poco mosso, ha imboccato nuovamente la
via dei ribassi e ha chiuso la giornata sotto i 140 punti base. A fine
seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark
(Isin T0005365165) e il pari durata tedesco si attesta a 139 punti base,
in ribasso frazionale rispetto al riferimento della vigilia (141
punti). In calo piu’ deciso il rendimento del BTp decennale benchmark
che chiude allo 0,88% dallo 0,93% registrato ieri in chiusura.
Euro resta in area 1,1 dollari. In calo il petrolio dopo scorte Usa
Sul
fronte dei cambi, l’euro è scambiato nei confronti del dollaro a 1,105,
come la chiusura di ieri, in attesa della Fed. La divisa unica vale
119,64 yen (119,5 yen), mentre il dollaro-yen è a 108,18 (108,15). In
calo il petrolio, dopo gli scossoni dei giorni scorsi, con il Wti di
ottobre a 58,25 dollari al barile (-1,58%) e il Brent di novembre a
63,76 dollari (-1,22%). A penalizzare i prezzi del greggio è anche
l’aumento delle scorte settimanali di petrolio americane, mentre gli
analisti attendevano ribassi.
Nuovi cantieri Usa al massimo da giugno 2007
Ad
agosto i nuovi cantieri edili avviati negli Stati Uniti sono rimbalzati
dopo tre mesi di fila in calo e hanno raggiunto livelli che non si
vedevano dal giugno del 2007. Secondo quanto riportato dal dipartimento
del Commercio americano, l’indice che misura l’avvio di nuovi cantieri
ha registrato un aumento del 12,3%. Il dato ha battuto le attese degli
analisti che attendevano un incremento del 4,1%.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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