Manovra: il deficit 2020 sarà al 2,1%. Dalla stretta sul contante arriveranno 5 miliardi

di Mario Sensini

Nel governo passa la linea prudente del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il deficit pubblico del 2020 non andrà oltre il 2,1% del prodotto interno lordo, un livello un po’ più basso di quello auspicato dal M5S. Il titolare dei conti pubblici, che ieri ha avuto un incontro di quasi tre ore con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non vuole esasperare subito il rapporto con la Commissione Ue, disposta a offrire flessibilità, ma a non eccedere. E il deficit al 2,1% invece che all’1,5% dove finirebbe senza interventi, in soldoni uno “sconto” di 8 miliardi, non impedisce al governo di varare una manovra leggermente espansiva.

Clausole ridotte

L’obiettivo resta quello di spingere la crescita ed evitare l’aumento dell’Iva, magari riducendola su alcuni servizi come la fornitura di gas e luce. La vera novità, piuttosto, è che con la manovra il governo stavolta non punterebbe solo al rinvio della manovra sull’Iva, ma anche ad alleggerirla in prospettiva futura. Una parte delle coperture per il 2020 sarà strutturale, alleggerendo dunque la bolletta che si presenterà tra un anno.

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