Manovra: il deficit 2020 sarà al 2,1%. Dalla stretta sul contante arriveranno 5 miliardi
Iva ridotta
Risorse importanti, oltre che dal maggior deficit, arriveranno anche dalla stretta sull’evasione con gli incentivi all’uso della moneta elettronica. Chi paga con il bancomat o carta di credito avrebbe uno sconto fiscale, e ogni 10 euro spesi in questo modo un biglietto per la lotteria degli scontrini che sarà istituita. Si ragiona sull’entità dello sconto: il 2% su tutto è troppo costoso per l’erario, così non si esclude di concedere anche uno sconto più alto, ma limitato solo ad alcuni servizi e prodotti più esposti al rischio evasione (come nella ristorazione, o le riparazioni).
Tornano le sanzioni
L’obbligo per esercenti e professionisti di accettare i pagamenti elettronici dovrebbe essere rafforzato prevedendo le sanzioni, che oggi non ci sono, per chi non rispetta la norma. Nello stesso tempo avrebbero avere anche loro degli sconti fiscali, come un’aliquota Iva forfettaria (e ridotta) sul fatturato incrementale realizzato grazie ai pagamenti elettronici. E una forte riduzione delle commissioni.
Effetto spread
Secondo il governo sarebbe possibile così recuperare almeno 5 miliardi di gettito Iva. Altre risorse verranno dai risparmi su Reddito e Quota 100 (4-5 miliardi) e dagli interessi, almeno 2 miliardi di spesa in meno nel 2020 grazie allo spread in calo, e al tasso dei Btp ai minimi. Altri punti qualificanti della manovra saranno il taglio del cuneo fiscale (si parla di 5 miliardi) e il piano per gli investimenti verdi, 50 miliardi in 15 anni.
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