Amazon Go, un viaggio nel supermercato del futuro

Va tirato fuori semplicemente per dire ad Amazon che si vuole prendere e portare via uno dei sacchetti arancioni, se si ha intenzione di farlo. Per il resto sono le decine di telecamere intelligenti sul soffitto a seguire i nostri spostamenti in ogni centimetro del negozio e a inviare le informazioni a un’unità di elaborazione in grado di associare a ogni singolo consumatore i prodotti che ha preso in mano e messo in borsa. Una volta finita la spesa si può uscire senza doversi fermare da nessuna parte. Pochi minuti dopo, quando si è già altrove e non ci si pensa più, gli acquisti vengono addebitati sul profilo Amazon e la ricevuta caricata sull’applicazione Amazon Go. Qualche curiosità:
• più persone possono fare la spesa insieme con lo stesso account.
• Non si possono ingannare le telecamere provando a nascondere quello che si prende perché gli scaffali sono dotati di sensori di peso. Un prodotto sollevato è un prodotto preso, a meno che non venga riappoggiato.
• Poi è tutto così rapido e comodo che si fa meno caso a quanto si sta spendendo.
• Amazon dice di non usare il riconoscimento facciale e tiene sempre molto a sottolineare che se non ci sono cassieri non vuol dire che non ci siano dipendenti. Spesso dentro i supermercati ci si imbatte in ragazzi con delle giacche arancioni che sistemano lo merce o aiutano i clienti a capire come funziona.
• Negli Stati Uniti ci sono già 18 negozi Amazon Go, o meglio sono stati annunciati. Quelli aperti al pubblico sono circa 15 e dovrebbero diventare più di 150 entro la fine del 2020. Al momento è molto difficile dire quando li vedremo in Europa. Il primo Paese a ospitarli, dopo gli States, dovrebbe essere il Regno Unito.

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