Intervista a Conte: «Non temo ribaltoni, questa è una manovra che ci spinge nel futuro»
di Massimo Franco
Attenti ai ribaltoni: non portano fortuna. Salvini docet, e Renzi prenda nota. Quanto alla manovra finanziaria, a sentire Giuseppe Conte non è pallida ma splendente di futuro. In questa intervista, la prima dopo l’approvazione del documento per la Commissione Ue, il premier consegna un messaggio iperpositivo, forte dello spread basso e dei buoni rapporti con l’Europa.
Si sente dire che la manovra economica è piuttosto pallida. Era inevitabile, o hanno pesato le divisioni nella maggioranza?
«È una manovra coraggiosa, nel segno della crescita pur avendo risorse limitate. Solo chi non l’ha letta può definirla pallida. E spinge l’Italia nel futuro. Abbassiamo le tasse e con il cuneo fiscale diamo più soldi in busta paga ai lavoratori, circa 500 euro l’anno a persona. Eliminiamo il super ticket. Ci sono 600 milioni in più per le famiglie, asili nido gratuiti e 100 milioni in più per i disabili. E poi c’è la madre di tutte le battaglie: la lotta all’evasione fiscale, che rappresenta un cambio di passo mai visto prima. E tutto questo senza aumentare l’Iva e non toccando quota 100».
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