Draghi, confermate le scelte: tassi ai livelli attuali e 20 miliardi di acquisti al mese
Il volto della moneta unica europea
Draghi, gli otto anni alla guida della Bce: dal «Whatever it takes» ai pronostici basati sul colore delle cravatte
di Marco Sabella
«Il Consiglio direttivo ha stabilito di riprendere gli acquisti netti nell’ambito del suo programma di acquisto di attività a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro a partire dal 10 novembre. Ci attendiamo che proseguiranno finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei nostri tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizieremo a innalzare i tassi di riferimento», ha aggiunto . Peraltro «il principale rischio è quello di una recessione economica, sia globale, sia nella zona euro», ha aggiunto. Le riserve espresse da alcuni membri del consiglio direttivo riguardo al pacchetto di settembre, secondo Mario Draghi, non intaccano la sua «eredità» da presidente della Banca centrale europea. «Francamente la risposta è no», ha spiegato in conferenza stampa. «Abbiamo discussioni, tutti hanno discussioni, tutte giurisdizioni hanno disaccordi quando discutono di politiche monetarie», ha aggiunto, «non è stata la prima volta, lo prendo come una parte del dibattito».
Nel commentare il suo stato d’animo nel momento in cui sta per la lasciare la guida della Bce, Draghi è stato sobrio. «Come mi sento? mi sento come qualcuno che ha cercato di rispettare il mandato nel miglior modo possibile». E ha anche spiegato di non voler dare consigli a Christine Lagarde, chiamata a succedergli dal 1 novembre. Draghi ha definito la sua esperienza alla Bce «intensa, profonda, affascinante».
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