In memoria di F.T.
Il corso mi piace, imparo il mestiere, ci sono lezioni pratiche in ospedale. Chi potrebbe immaginare che si tratti di una truffa? Invece scopro che il corso non è in regola, non serve a nulla, non garantisce nulla. Il mondo mi crolla sulle tempie, vedo solo fantasmi scuri. La vita mi ha truffato per tutta la vita. Ma adesso la truffo io, e me la tolgo di dosso. Chi specula sui sogni e i bisogni dei disperati dovrebbe sapere che non sta maneggiando solo denaro, ma carne viva. In questo caso la mia. Se volete, ricordatemi con le mie iniziali: F.T., martire del lavoro che manca e della cattiveria che c’è.
CORRIERE.IT
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