Migranti, 80.000 esclusi dall’accoglienza. A gennaio del 2021 gli irregolari in Italia saranno 750.000
di ALESSANDRA ZINITI
Ottantamila persone messe in strada, fuori dalle strutture di accoglienza in cui avevano trovato ospitalità e avviato il loro percorso di integrazione con un permesso da richiedente asilo nell’attesa che la loro domanda venisse vagliata dalle commissioni.
Ha un numero ben definito l’esercito dei migranti, presenti sul nostro territorio ancora con un titolo di soggiorno valido, che il decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini che ha dato un taglio netto all’accoglienza e ai criteri di concessione dei permessi di soggiorno, ha messo in mezzo alla strada
Un numero che viene censito dal rapporto “La sicurezza dell’esclusione – Centri d’Italia 2019” realizzato da ActionAid e Openpolis che, per la prima volta, offre una valutazione dell’impatto delle politiche migratorie del primo governo Conte
Il report stima che il numero degli irregolari potrà arrivare a 680.000 entro la fine dell’anno e superare i 750.000 a gennaio del 2021. Un aumento consistente del numero degli immigrati diventati irregolari per la soppressione della protezione umanitaria che ha prodotto innanzitutto l’aumento della percentuale dei cosiddetti “diniegati”, cioè coloro ai quali viene negata qualsiasi forma di protezione internazionale, che passano dal 67 per cento del 2018 all’80 per cento del 2019.
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