Comprano la ditta per cui lavorano con Tfr e disoccupazione. Dopo un anno è un successo
Tutti per uno, un sogno per tutti. Ce lo siamo tatuato sul braccio perché è il simbolo della nostra rinascita e del lavoro che adesso nessuno ci potrà più togliere”. Chiara racconta al Corriere della Sera la sua storia e quella di altri 10 colleghi con cui ha deciso di comprare l’azienda per cui lavorava.
Un anno fa quel lavoro stava per svanire. La proprietà di Ceramisia, fabbrica di Città di Castello, aveva convocato operai e impiegati e aveva annunciato loro la decisione di delocalizzare in Armenia (dove poi la proprietà ha realmente aperto una nuova azienda). «Praticamente un licenziamento — ricorda Pierpaolo Dini, 52 anni, sposato con tre figli — tant’è che io avevo già pensato al mio incerto futuro, forse sarei tornato a fare il contadino. E invece…».
Marco Brozzi, 44 anni, un altro lavoratore innamorato del mestiere e della fabbrica aggiunge i particolari
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