Inchiesta Open, Renzi: “A rischio la separazione dei poteri” | “Prestito casa non c’entra, miei denari sono pubblici”
“Quello che è accaduto costituisce un vulnus clamoroso nella vita democratica del Paese. Chi non reagisce accetta che si metta in discussione il principio della separazione dei poteri e lascia che siano i magistrati a decidere che cosa sia un partito e cosa no”. Lo ha detto Matteo Renzi, riferendosi all’indagine sulla fondazione Open. “Il prestito casa non c’entra, miei denari sono pubblici”, ha aggiunto.
“Non sto attaccando l’indipendenza della magistratura, ma sto difendendo l’indipendenza della politica. Aspetteremo le indagini con la libertà di chi conosce la verità. Ma contemporaneamente porteremo a tutti i livelli istituzionali lo sconcerto di chi vede messo in dubbio una colonna del sistema istituzionale con due magistrati che invadono il terreno della politica”, ha sottolineato l’ex premier.
“Non vedo l’ora di intervenire in Aula” Il leader di Italia Viva ha poi riferito che “il capogruppo del neonato partito al Senato ha chiesto di calendarizzare con urgenza una discussione su questo tema. Non vedo l’ora di intervenire sul punto”. E ha aggiunto: “Se qualcuno pensa di intimorirmi, ha sbagliato persona. Farò più tv del previsto, più radio del previsto, più social del previsto”.
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