Emendamento Manovra, sulle accise dei carburanti clausola di salvaguardia da 3 miliardi in tre anni

Una clausola di salvaguardia da oltre tre miliardi di euro in 3 anni, con aumenti delle accise sui carburanti dal 2021. E’ la novità che emerge dalle coperture di un emendamento alla legge di bilancio. L’incasso previsto, che rivede al rialzo clausole già esistenti, è di 868 milioni nel 2021, 732 milioni nel 2022 e 1,522 miliardi nel 2023: in totale 3,122 miliardi di aumenti pronti a scattare dal 2021 se la clausola non sarà sterilizzata.

Dopo settimane di tavoli di maggioranza e ipotesi, cambia ancora la legge di Bilancio. Arriva una “Robin tax” sui concessionari, viene quasi azzerata la tassa sulle auto aziendali e si riduce del 70% la “plastic tax”. 

Il governo tenta di portare in Aula la Manovra lunedì prossimo, in una corsa contro il tempo che tuttavia non scongiura il rischio del via libera finale solo tra Natale e Capodanno. Lo fa presentando un emendamento unico alla Manovra composto da una ventina di misure per un totale di 1,7 miliardi: per coprire lo stop alle “microtasse” viene inserita una clausola di salvaguardia che farebbe aumentare le accise sulla benzina. I nodi politici però non sono tutti risolti: Iv storce il naso sulla “Robin tax” e chiede l’abolizione totale della tassa sulla plastica e anche della sugar tax, che potrebbe essere cambiata alla Camera. A Montecitorio, intanto, prende la sua forma definitiva il decreto fiscale, su cui giovedì sera si voterà la fiducia e che verrà blindato al Senato.

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