Governo in bilico, scintille con Italia Viva sulla manovra
Le prime avvisaglie di una giornata complicata sono arrivate in mattinata, quando ha iniziato a girare una voce secondo la quale i renziani avrebbero presentato un sub emendamento totalmente abrogativo sulla tassa sulla plastica e su quella relativa alle auto aziendali. Nei giorni precedenti era stato trovato una sorta di compromesso, ma Italia Viva adesso ha rotto gli indugi uscendo allo scoperto. Le concessioni dell’esecutivo non sono bastate e la condizione dei renziani è una: cancellazione delle tre tasse della discordia o niente.
Il messaggio di Italia Viva
E quel “niente” è suonato come un avvertimento. Già, perché Italia Viva ha dimostrato di non temere il voto, e anzi sembrerebbe pronta a scendere in campo per una nuova tornata elettorale. Il partito di Renzi ha seguito un copione simile anche nel corso delle riunioni in Senato, fino all’abbandono dei lavori e al ritorno al tavolo. Fra poco scatterà la resa dei conti nel vertice di maggioranza.
In ogni caso, il governo non intende accontentare Italia Viva. L’abolizione delle tre tasse provocherebbe un buco inaspettato nelle coperture, visto e considerando che gli sconti concessi dall’esecutivo per allentare la pressione delle misure citate avrebbero causato, calcolatrice alla mano, un mancato introito per le casse dello Stato di 1,7 miliardi di euro. Dopo lo spinoso nodo del Fondo salva-Stati e il braccio di ferro sulla prescrizione, ecco una nuova grana sulla manovra.
IL GIORNALE
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