I nuovi assegni delle pensioni. E spunta l’ipotesi ricalcolo

Nel corso dell’anno poi potrebbe scattare una sorta di conguaglio con l’adeguamento degli assegni fino a quattro volte il minimo. Ma i ratei dovranno anche tenere conto della rivalutazione automatica che si basa sul costo della vita fissata per il 2020 sul 2019 allo 0,4 per cento. Il tutto porterà ad un aumento di soli due euro sulle pensioni minime che passeranno da 513,01 euro a 515,07 euro. L’adeguamento degli assegni cda 3 a 4 volte il minimo farà scattare gli aumenti sugli assegni compresi tra 1.593 euro lordi(1.458 euro netti) e 2.052 euro lordi (1.650 netti). Gli adeguamenti riguarderanno anche le pensioni d’oro che sono sottoposte già ad un contributo di solidarietà per la parte eccedente i 100mila euro. Di fatto nel 2020 chi percepisce un assegno tra i 101,160 euro fino ai 130.208 euro lasceranno per strada il 15% della parte eccedente la fascia. Il 25% invece verrà scippato dalle tasche dei pensionati dalla parte eccedente per la fascia che va dai 130.208 euro fino a 200.320 euro. I tagli poi salgono al 30% e fino al 40% per gli importi che superano i 500.800 euro all’anno. Insomma bisognerà attendere probabilmente marzo o aprile per capire in modo esatto quali saranno i nuovi importi previdenziali. Il rateo sarà deciso dalla nuova legge di Bilancio e dalle tempistiche dell’istituto di previdenza sociale.

IL GIORNALE

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