Rai, cda si spacca e approva solo alcune nomine di Salini alle Reti. Niente accordo per i direttori di Rai2 e Rai 3



Avrebbero votato a favore per tutte le nomine, oltre all’ad Fabrizio Salini, i consiglieri Beatrice Coletti (in quota M5s) e Giampaolo Rossi (Fdi). Il presidente Marcello Foa e Rita Borioni (Pd) si sono sempre astenuti. Igor De Biasio (Lega) ha sempre votato contro, mentre Riccardo Laganà (eletto dai dipendenti Rai) ha votato sì ad alcune nomine (quelle che hanno ottenuto il parere favorevole) e no ad altre.

Salini ha bypassato la nomina dei direttori dei Tg e ha provato a rafforzare il fronte sovranista alla guida di Rai 2 proponendo Di Meo, in quota Fratelli d’Italia. Soluzione che ha scatenato la polemica del Pd che, con la sua consigliera Borioni, ieri aveva minacciato di votare contro in cda.

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Rai, il sì alle nomine dei direttori di rete sull’asse 5S-Meloni. Protestano Lega e Pd

di GIOVANNA VITALE
Ma alla fine il suo voto si è risolto in un’astensione sull’intero pacchetto: “Mi astengo ma Salini non sa gestire la tv pubblica”, è stato il commento di Borioni. Che aggiunge: “Voglio che sia chiaro che la mia
astensione non è un atto di indulgenza rispetto ad un governo dell’azienda che ritengo gravemente deficitario sotto ogni punto di vista”. E specifica di essersi astenuta “solo per il profondo rispetto, professionale e umano, che nutro nei confronti di alcuni dei nomi proposti”.

Pur non vincolante, come già ripetuto, il parere del cda ha però il suo peso politico non indifferente, dal momento che i dem reclamano a gran voce quel riequilibrio degli assetti televisivi fermi all’era giallo-verde anche dopo il cambio di governo.

Immediate fioccano le reazioni dei consiglieri leghisti, in polemica con Salini per la sua intenzione di sostituire a Rai1 Teresa De Santis nominata in quota Lega con Coletta, tra i nomi passati a maggioranza: “ll consiglio di amministrazione della Rai ha di fatto sfiduciato l’ad Salini. Una lottizzazione così spudorata e mal orchestrata non si era mai vista. Anche Fratelli d’Italia dovrà chiarire se abbia deciso di fare da stampella ai giallorossi e per quale contropartita”, commenta Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e segretario della commissione di Vigilanza Rai. “l tentativo di inciucio è stato bocciato, Salini è alla frutta”, afferma Alessandro Morelli, deputato e
responsabile Editoria della Lega. Lo stesso consigliere De Blasio attacca l’ad: “L’uomo che avrebbe dovuto Rivoluzionare la Rai, liberarla dai partiti e farla tornare orgoglio di tutti gli italiani, si è dimostrato inadeguato al ruolo affidatogli”.

“La dirigenza Rai è in completo stato confusionale. Una situazione intollerabile”, afferma il senatore Pd Francesco Verducci, della commissione di Vigilanza Rai.

Le uniche parole a sostegno di Salini arrivano dalla consigliera Coletti che afferma: “L’ad ha agito correttamente, ha proposto nomine necessarie”

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