Torna la paura del virus cinese. Wall Street e Ue in rosso, Milano tiene con St
di Flavia Carletti ed Enrico Miele
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Il virus cinese ruba la scena alla Bce e manda in rosso i listini europei. La paura che scatti un contagio a livello globale, con il Capodanno cinese alle porte e i primi casi sospetti in Europa, è infatti tornata a contagiare le Borse mondiali. In calo anche Wall Street e il petrolio, tra le materie prime più sensibili ai possibili effetti del virus sul commercio mondiale. In questo contesto si è salvato solo il FTSE MIB che ha resistito sulla parità fino a fine seduta grazie all’exploit di Stmicroelectron (+6,5%) che ha chiuso l’ultimo trimestre sopra le attese. Nessuna sorpresa, secondo gli analisti, è invece arrivata dalle decisioni della Bce targata Lagarde che ha non ha toccato i tassi ma ha lanciato una «revisione strategica» della politica monetaria. In attesa di valutarne le ricadute sull’economia del Vecchio Continente, a farne le spese per ora è l’euro in forte ribasso sul dollaro. Sul listino principale milanese tengono anche le utility, mentre in fondo si piazza Moncler (-2,7%) che paga la debolezza del settore del lusso europeo. Male anche l’auto con Pirelli & C (-2,5%) e i titoli legati al greggio, come Saipem (-2,2%). Fuori dal Ftse Mib tonfo per Unieuro (-7,6%) dopo la vendita del 17,6% del capitale da parte di Ieh (riconducibile ai fondi dell’operatore di private equity Rhone).
Tornando alla Bce, in conferenza stampa la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha parlato di «Qe necessario» e di una «politica monetaria altamente accomodante a lungo». Quanto alla revisione strategica, «durerà fino alla fine dell’anno e credo che avremo un risultato verso novembre». Intanto è continuato il World economic forum di Davos ma la prevista partecipazione del presidente del consiglio italiano, Giuseppe Conte, è stata annullata per preparare il consiglio dei ministri di questa sera e per incontri politici.
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