Così il bonus reddito per reddito «Ad aprile la riforma dell’Irpef»

di Mario Sensini

Varato il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 40 mila euro, che partirà da luglio, il governo rilancia la riforma generale dell’Irpef. «Andiamo avanti determinati per una più ampia riforma fiscale. Vogliamo continuare ad abbassare le tasse alle famiglie» dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, assicurando che il taglio del cuneo sarà strutturale, annuncia l’intenzione di presentare «un disegno di legge delega per la riforma fiscale entro aprile».

Duello Conte-Salvini

La Lega attacca, con Matteo Salvini che parla di manovra elettorale di poca sostanza, «una rivoluzione da 46 euro a testa l’anno», Conte rintuzza, «sei stato ministro per 15 mesi, potevi pensarci tu», e alza l’asticella, forte dell’appoggio dei sindacati. «Vogliamo un sistema più semplice, più equo e che riduca la pressione fiscale a partire dai redditi medio bassi» spiega Gualtieri, secondo il quale nella riforma dell’Irpef dovrà essere salvaguardato il principio della progressività dell’imposta. Anche eventualmente inasprendo le tasse sui redditi molto alti, ad esempio oltre i 500 mila euro.

Ora pensionati e incapienti

Laura Castelli, vice ministro dell’Economia per il M5S, si spinge anche oltre, assicurando che «la riforma dell’Irpef dovrà contenere una riduzione del cuneo fiscale per i pensionati, esclusi dal bonus» che il governo ha appena rafforzato, ma anche, dice la Castelli, «una misura ad hoc per gli incapienti, forse attraverso un assegno, sicuramente la semplificazione delle detrazioni, e una riduzione delle aliquote e degli scaglioni dell’Irpef».

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