Fase nuova politica nuova. E vale anche per la Lega
F ase nuova, politica nuova. Inutile fingere di non saperlo: il risultato delle elezioni in Emilia Romagna ha chiuso una stagione e, complice il probabile ritorno al proporzionale, una nuova stagione va a cominciare.
Sì, d’accordo, la vittoria di Stefano Bonaccini non sembra aver assicurato al governo e alla maggioranza l’amalgama politica che gli mancava, ma è comunque servita a stabilizzare la legislatura. Esistono cose inspiegabili in natura. Il volo del calabrone, ad esempio, e la sopravvivenza del Conte2. Tuttavia, il calabrone vola e il Conte2 vive. Vive grazie a due errori commessi da Matteo Salvini: aver aperto una crisi al buio lo scorso agosto; aver trasformato il voto emiliano romagnolo in un referendum sulla sua persona. Due azzardi, due sconfitte. Ma se è vero che gli uomini in generale e i politici in particolare si misurano non nella vittoria ma nella sconfitta, potremo ora misurare una volta per tutte il carattere e la tempra politica di Matteo Salvini. Continuerà ad applicare lo stesso schema della fase precedente o cambierà lessico, metodo e obiettivi mettendosi nelle condizioni di compiere quella traversata del deserto che non può evitare?
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