Coronavirus, scontro politico. Salvini: «Blindare porti e confini. Conte? Se non è in grado lasci». Il Pd: «Sciacallo»
Da sinistra: la ministra Paola De Micheli (Pd) e Matteo Salvini (Lega)
Mentre l’emergenza coronavirus sta diventando sempre più forte, scatta anche lo scontro politico. Nella notte, dopo il primo decesso nel nostro paese, Matteo Salvini torna a far sentire la sua voce critica contro il governo e a chiedere di «blindare» porti e confini per l’emergenza coronavirus. Il leader della Lega esprime cordoglio ai familiari di Adriano Trevisan, prima vittima italiana dell’epidemia cinese e attacca: «Forse ora qualcuno avrà capito che è necessario chiudere, controllare, blindare, bloccare, proteggere?». Salvini ha poi rincarato la dose lungo tutto il corso della giornata odierna, arrivando anche a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio durante una diretta Facebook: «Se Conte non è in grado di fare tutto il necessario per difendere la salute dei nostri figli ne risponderà davanti agli italiani. Ora basta, non è più tempo di litigi e di bugie, se non è in grado si faccia da parte e lasci lavorare chi sa. Intanto ringrazio i medici e gli amministratori che si stanno battendo come leoni per fermare questa emergenza».
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