Coronavirus, ambulatori chiusi in Lombardia: «Recuperiamo medici e infermieri»
La Regione Lombardia ha deciso di sospendere tutte le attività ambulatoriali nelle strutture pubbliche e private, tranne quelle urgenti e non differibili per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’annuncio è arrivato ieri sera dall’assessore al Welfare Giulio Gallera. Si tratta di una misura finalizzata a recuperare medici e infermieri da utilizzare nei reparti di terapia intensiva e pneumologia. La disposizione, che segue quella dello stop al 70 per cento degli interventi programmati, diventerà operativa su tutto il territorio regionale a partire da lunedì. Sarà inserita nel provvedimento governativo, in arrivo oggi, su indicazione della Regione Lombardia, che lo recepirà «con una linea guida della direzione generale Welfare», annuncia Gallera.
Dalla prossima settimana, quindi, i medici di base potranno prescrivere solo le visite ritenute «urgenti». E i pazienti cronici? «Se sono indifferibili e urgenti faranno le visite, altrimenti no». Stessa risposta per chi ha in agenda una visita, anche prenotata mesi fa. «Ogni giorno abbiamo 200 persone in più da ricoverare nei nostri ospedali. Se abbiamo personale, riusciamo ad aprire più posti letto, ricoverare i malati e reggere l’urto». Il provvedimento durerà un paio di mesi in via straordinaria, finché l’emergenza non rientrerà.
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