Prove di rimbalzo per le Borse, il petrolio si risolleva dai minimi. I listini asiatici chiudono in positivo

Prove di rimbalzo per le Borse martedì 10 marzo con il petrolio che si risolleva dai minimi toccati nel lunedì nero dove aveva perso fino al 30%. I listini asiatici hanno chiuso in leggero rialzo, con Tokyo a +0,85% e Shanghai che continua la sua fase positiva.

Le cause del tracollo
A tenere sotto scacco i mercati sono due elementi. Il primo, ovvio, è legato al dilagare del coronavirus: questo pone infatti sempre più dubbi sull’andamento dell’economia globale. Ormai nessuno azzarda previsioni definitive, ma gli economisti stanno tutti tagliando le stime sulla crescita globale: per l’Eurozona ormai le ultime previsioni per il 2020 vanno dallo 0,4% di Ing allo 0,6% di Bank of America, per gli Usa si va da 1,2% a 1,6%. Il timore generale è che l’economia globale non si muoverà più a “V” come si pensava fino a pochi giorni fa (forte calo e forte ripresa una volta terminata l’emergenza virus), ma a “L” (forte calo e nessuna ripresa dopo).

Ma dallo scorso weekend a questo si è aggiunto un motivo ulteriore, che ha aggravato il crollo dei mercati lunedì e che li mantiene nervosi anche oggi: la guerra petrolifera tra Arabia Saudita e Russia dopo il fallimento dell’Opec Plus per volontà russa e la conseguente risposta dell’Arabia che invece di tagliare la produzione l’ha aumentata. Una guerra che non solo fa cadere il prezzo del petrolio, ma che rischia di mettere in crisi soprattutto le aziende del settore più indebitate.

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