Coronavirus, cosa si può fare e cosa è vietato in tutta Italia fino al 3 aprile
Per fronteggiare l’emergenza coronavirus il governo ha deciso l’estensione a tutt’Italia delle “aree a contenimento rafforzato“, che nella notte tra sabato e domenica erano state decretate per la Lombardia e altre 14 province del Nord. Nel decreto “Io resto a casa” non c’è un esplicito divieto di uscire di casa, ma è consentito soltanto per esigenze lavorative, sanitarie o di sussistenza. Per rendere tutto ancora più chiaro ecco le risposte alle domande che in queste ore si stanno ponendo gli italiani.
Devo restare blindato a casa e non uscire più per un mese?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o
per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio,
l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di
provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su
moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e
locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli
successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato
lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza
una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene
di tutti. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
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