Coronavirus, l’infettivologo Galli: “L’epidemia ha perso la sua aggressività”
di ALESSANDRO MALPELO
Milano, 14 aprile 2020
Professor Galli, ha senso affermare che il Coronavirus col passare dei giorni sembra meno aggressivo?
“Detto così sarebbe improprio», risponde Massimo Galli, past-president della Simit, la Società italiana malattie infettive e tropicali. «La forza del virus quella era, quella è rimasta. Ma possiamo dire che l’epidemia in senso lato ha perso vigore, continua a indebolirsi in seguito alle misure di distanziamento sociale”.
Dal punto di vista dei numeri?
“L’andamento della curva dei contagi dipende dal volume di tamponi che si fanno. I numeri reali saranno cinque-sei volte superiori a quelli che vengono misurati”.
Ma un trend in lieve calo da quando si avverte?
“Un certo ridimensionamento c’è, da una settimana a questa parte. Qui all’Ospedale Sacco vedo pazienti che entrano con meno complicanze. I protocolli sono ottimizzati, sia pure in mancanza di farmaci specifici. Tanti malati, penso agli anziani, arrivano però ancora oggi in condizioni compromesse. Per questo stiamo lanciando una iniziativa congiunta che coinvolge l’Università Statale di Milano, il CNR, la Simit e i geriatri, approvata dal comitato etico dello Spallanzani. Metteremo online un questionario al quale tutti potranno accedere”.
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