Coronavirus, allarme dell’Fmi: Pil globale crollerà del 3% nel 2020, è la peggiore recessione dal 1930
L’economia globale sarà travolta dal coronavirus: nel 2020 il Pil calerà del 3%, ossia 6,3 punti percentuali in meno rispetto alle stime di gennaio. Lo prevede il Fmi definendo ipotizzando una recessione peggiore della “Grande depressione” degli anni Trenta e decisamente peggio della crisi del 2008 (Pil -0,1%). Tuttavia se la pandemia svanirà nella seconda metà dell’anno, il Fondo prevede per il 2021 un Pil in crescita del 5,8%.
Alla contrazione non scampa l’Italia che, secondo le stime, vedrà il proprio Pil calare del 9,1% nel 2020: una flessione che la rende fanalino di coda del G7 e fra le peggiori in Eurolandia, dove si prevede un -7,5%. Solo la Grecia con un Pil in calo del 10% fa peggio del Belpaese. Nel 2021 ci sarà una ripresa, con il Pil in aumento del 4,8%. Il tasso di disoccupazione raggiungerà invece il 12,7% dal 10,0% del 2019. Rispetto a gennaio 2020, le previsioni per l’Italia sono state riviste al ribasso del 9,6% per quest’anno, mentre quelle per il 2021 sono state alzate del 4,1%.
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