Coronavirus, perquisizioni al Pio Albergo Trivulzio e in altre case di riposo di Milano e Bergamo
Indagati i vertici di diverse strutture I pm del pool “salute, ambiente, sicurezza, lavoro”, guidato dall’aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, stanno procedendo in queste ore alle iscrizioni nel registro degli indagati dei vertici di diverse Rsa (già nei giorni scorsi iscritti quelli di 3 strutture), tra cui quelle dei quartieri milanesi Affori, Corvetto e Lambrate. Le iscrizioni servono per procedere, eventualmente, alle perquisizioni, come al Trivulzio. Iscritti anche gli istituti per la legge sulla responsabilità degli enti.
Cgil Bergamo: “Nas in Rsa” Non solo Milano. “La Procura si sè mossa anche nelle case di riposo della Bergamasca. Già da qualche tempo, alcune strutture di Monza, Como e Varese, hanno ricevuto la visita dei carabinieri del Nas dopo alcune segnalazioni”, ha annunciato Roberto Rossi, responsabile della FP-Cgil di Bergamo aggiungendo che i dati raccolti dal sindacato hanno portato a stimare nelle 65 Rsa della provincia almeno 1.500 decessi dall’inizio dall’emergenza a settimana scorsa “pari al 25% degli ospiti”. Le ispezioni sono volte a verificare il rispetto delle normative igienico-sanitarie nelle residenze per anziani, in particolare le recenti disposizioni per prevenire il contagio da coronavirus.
Aperta un’inchiesta anche a Bari La Procura di Bari ha aperto una indagine esplorativa sulle residenze per anziani del territorio provinciale nelle quali, fino a questo momento, si sono verificati decessi e decine di contagi di coronavirus. Il fascicolo, senza indagati né ipotesi di reato, è coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Rossi. Gli accertamenti sono delegati ai carabinieri del Nas che stanno acquisendo documentazione in quattro strutture dell’area metropolitana e negli uffici della Asl di Bari, incaricata dei tamponi.
TGCOM
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