Coronavirus e scuole chiuse. Francia, Germania e Spagna, l’Europa in contropiede: riapriamo (adagio)
Le scelte degli altri
Mentre epidemiologi e medici chiamati a dare consulenza al governo italiano propendono per chiudere le scuole fino a settembre e al ministero dell’Istruzione si interrogano su come mantenere il distanziamento sociale in comunità – le scuole – di almeno un migliaio di persone – l’Europa prende in contropiede l’Italia. Emmanuel Macron annuncia una graduale riapertura da maggio in Francia. In Germania anche si discute di ricominciare a scaglioni. Da martedì 14 riaprono le scuole in Danimarca e anche la Spagna sta riflettendo su come fare con i ragazzi e il diritto all’Istruzione. Ecco che cosa avviene nel resto del nostro continente.
La Francia e la riapertura progressiva
Ad annunciare un graduale rientro in classe è stato il presidente francese Emmanuel Macron nel suo messaggio ai francesi. Il ministro dell’Istruzione Michel Blanquer ha precisato che sarà progressivo e «non da un giorno all’altro»: il criterio seguito dal governo francese sarà soprattutto sociale: saranno gli alunni delle zone più in difficoltà a riprendere prima degli altri. «Bisogna salvare gli studenti che potrebbero andare alla deriva a causa del confinamento», ha avvertito Blanquer, aggiungendo: «Sono le fasce più fragili che ho innanzitutto in testa».
SE NON SI TORNA A SCUOLA, I MIEI STUDENTI IN MANO ALLA CRIMINALITA’
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