Coronavirus, oltre 2 milioni di casi nel mondo. Trump sospende fondi Oms. Danimacarca riapre elementari e asili
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI “Ovviamente, in queste condizioni, è possibile che gli stessi fatti abbiamo letture diverse da diverse entità – prosegue la dichiarazione – quando finalmente avremo voltato la pagina di questa epidemia, ci sarà il tempo per guardarsi indietro e capire come questa malattia sia emersa e come abbia diffuso la sua devastazione così velocemente in tutto il mondo e come tutti hanno reagito alla crisi”. “La lezione appresa sarà essenziale per affrontare in modo efficace simili sfide che potranno emergere in futuro – ha concluso il capo dell’Onu – ma ora non è il momento. Come non è anche il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell’Oms o di altre organizzazioni umanitarie che stanno combattendo il virus”.
Alcuni Stati Usa verso riapertura 1 maggio
I piani per la riapertura del Paese sono in via di finalizzazione: “Parlerò a breve con i governatori e autorizzerò ognuno di loro ad attuare il piano per riaprire” a seconda delle particolarità dei singoli Stati. Lo afferma Donald Trump, sottolineando che alcuni stati potrebbero riaprire prima dell’1 maggio
Danimarca, riaprono elementari e asili
Dopo un mese di chiusura oggi riaprono in Danimarca nidi, scuole materne ed elementari. La decisione di far ritornare a scuola circa 10 mila bambini è stata presa per aiutare le famiglie che in queste settimane hanno dovuto prendersi cura dei figli continuando ad andare al lavoro. Alle scuole è stato chiesto di rispettare certe regole, compresa quella di mantenere le distanze tra i bambini. Ed alcuni istituti non riapriranno fino al prossimo lunedì per poter approntare le misure. La riapertura delle scuole è il primo passo del governo che ha agito velocemente di fronte alla pandemia chiudendo i confini il 14 marzo, dopo aver registrato i primi casi. Rimarrà in vigore fino almeno il 10 maggio la chiusura per ristoranti, cafè, bar ed altri luoghi di ritrovo.
Germania, quasi 3500 vittime
Sono 132.210 i casi di contagio in Germania, stando ai dati divulgati dalla Johns Hopkins University. Il bilancio delle vittime è salito a 3.495, mentre 72.600 sono i pazienti guariti. Il Robert Koch Institut, istituto di riferimento tedesco nella gestione del Covid-19, segnala invece 127.584 contagi (+2.486 rispetto al giorno precedente) e 3.254 vittime (dati aggiornati alla mezzanotte di oggi).
Russia, aumento giornaliero record
La Russia mercoledì ha riportato 3.388 nuovi casi, un aumento giornaliero record, portando il suo conteggio complessivo a livello nazionale a 24.490, ha detto il centro di risposta del coronavirus del paese. Secondo quanto riferito, 198 persone in Russia a cui era stato diagnosticato il virus erano morte, con un aumento di 28 notti.
In America Latina oltre 70 mila contagi
Il numero dei contagiati in America latina ha raggiunto oggi i 72.024,
dei quali 3.203 sono morti. Questo emerge da una statistica elaborata
dall’Ansa sulla situazione esistente in 34 nazioni e territori
latinoamericani. In poco più di 48 ore, la regione è passata dai 60.300
casi confermati e le 2.503 persone decedute del 12 aprile, al più
pesante bilancio comunicato oggi.
rep
Coronavirus, gli errori di Bolsonaro: il Brasile paga il prezzo dell’azzardo. In Amazzonia il primo morto indigeno
di DANIELE MASTROGIACOMO
Va detto che quasi un terzo dei contagiati e la metà dei morti hanno
origine in Brasile, dove fra l’altro si registrano polemiche sulla
attendibilità delle statistiche ufficiali. Il Brasile, che con oltre 210
milioni di abitanti è il più popoloso dell’America Latina, conta 25.262
contagiati da Covid-9 confermati, di cui 1.532 sono deceduti.
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di GIACOMO TALIGNANI
Lo seguono il Perù, che ha avuto un fortissimo aumento di contagi
(10.303 con 230 morti), ed il Cile (7.917 e 92). Entrambi hanno nelle
ultime ore superato l’Ecuador (7.603 e 369) che continua comunque ad
essere il Paese più colpito in rapporto alla sua popolazione. Nelle
posizioni successive si collocano il Messico (5.014 e 332), Panama
(3.472 e 94), la Repubblica Dominicana (3.286 e 1183), la Colombia
(2.852 e 112) e l’Argentina (2.277 e 102).
Giappone, parlamentari si tagliano lo stipendio
Stipendi tagliati del 20% per la durata di un anno per i parlamentari giapponesi a fronte degli sforzi sostenuti dall’intera collettività contro la pandemia. L’accordo è stato raggiunto tra l’esecutivo guidato dal partito liberal-democratico e la principale forza politica all’opposizione, il partito Democratico-costituzionale del Giappone. Un decreto legge sarà varato con l’approvazione di entrambi gli schieramenti e le decurtazioni in busta paga avranno effetto già dal prossimo mese. In base alla legge attuale un rappresentante eletto in una delle due camere della Dieta nipponica, percepisce un compenso di 1.294 mila yen al mese, pari a poco più di 11 mila euro.
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