Coronavirus, scontro Franceschini-Conte sul Mes: «Non puoi dire un no pregiudiziale»
Ma la partita tra il premier e il Pd in questi giorni si è giocata anche su un altro terreno. Ossia quello della Commissione presieduta da Vittorio Colao. Il Partito democratico è riuscito a convincere il premier a procedere alla nomina del manager bresciano, ma la Commissione che avrebbe dovuto essere composta di sette, otto persone al massimo, si è fatta assai più affollata. «È stato Conte a metterci dentro tutte quelle persone per depotenziarla, perché teme che Colao gli faccia ombra», è la spiegazione che viene data al Nazareno. Sia chiaro però che il Pd non ha intenzione alcuna di far salire la tensione con Conte: «Non siamo noi quelli che mirano all’operazione Draghi». Già, i dem resteranno i più leali alleati del premier: in cambio gli chiedono di condividere maggiormente le scelte di governo.
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