Economia e banche Usa piegano le Borse. Piazza Affari perde quasi il 5%, spread a 240
Di Andrea Fontana e Eleonora Micheli
Mercoledì nero per le Borse europee e soprattutto per Piazza Affari, che ha accusato la performance peggiore d’Europa con il Ftse Mib giù del 4,8%
e lo spread volato a 240 punti. La prospettiva di una recessione
mondiale, i dati macro Usa allarmanti e i numeri deludenti delle società
americane che hanno pubblicato le trimestrali, hanno incoraggiato le
vendite sulle Borse europee, mentre per altro i contagi da coronavirus
continuano a crescere nel mondo. E’ stata una giornata no anche per il
petrolio, con il Wti sui minimi che non vedeva dal 2002, risentendo
dell’allarme lanciato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia sulla
domanda di petrolio vista in calo di 9,3 milioni di barili al giorno a
causa della paralisi economica globale. Il Wti contratto con consegna a
maggio si attesta a 19,5 dollari al barile.
Anche Wall Street è in ribasso in scia a una serie di trimestrali e di dati macroeconomici fortemente deludenti.
Negli Usa peggior calo dal 1946 per la produzione industriale
Negli
Usa male le indicazioni macroeconomiche e quelle in arrivo dalle
trimestrali. Le vendite al dettaglio a marzo hanno riportato un calo
dell’8,7%, il maggiore declino su base mensile da quando dipartimento al
Commercio ha iniziato a tenere traccia dell’indicatore. Mentre l’indice
manifatturiero nell’area di New York ha toccato un minimo storico
(-78,2 punti). E la produzione industriale (-5,4%) ha subito il maggiore
calo su base mensile dal gennaio 1946.
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