Coronavirus, governo: restrizioni non saranno stravolte | Dal 4 maggio si allenta il lockdown, prime aperture dal 27 aprile
Un primo allentamento del lockdown: il ritorno al lavoro di 2,7 milioni di lavoratori e una maggiore facilità per tutti di uscire da casa e muoversi, anche fuori dal proprio Comune. Prende forma la “fase 2” che dal 4 maggio ci darà nuove regole per convivere con il coronavirus. Ma non riaprono tutte le attività. “Non è un liberi tutti”, avverte Conte. “Il piano – chiarisce il governo – prevede un allentamento delle restrizioni, non uno stravolgimento”.
Un primo segnale si vedrà il 27 aprile, quando verranno sbloccati altri codici Ateco, ossia si permetterà a singoli settori produttivi di ripartire. Più lentamente, nel corso di maggio, apriranno negozi (forse l’11), bar e ristoranti (l’ipotesi è il 18 maggio), ma è possibile un primo allentamento per consentire ad esempio di vendere prodotti da asporto.
Limiti alla mobilità tra Regioni Più cautela per cultura e turismo: partiranno infatti con regole stringenti. Il quadro si definirà meglio entro il weekend: dovrebbe esserci il via libera alle corse da soli lontano da casa, la possibilità, con mascherine, di andare a trovare i parenti o andare alle seconde case. Resteranno limiti alla mobilità tra le Regioni e anche alcune “aree rosse”, visto che anche gli esperti suggeriscono di condizionare le aperture alla tenuta della sanità nei singoli territori. Vittorio Colao illustra con ausilio di slide le cinque pagine – che vengono tenute riservate e non distribuite neanche ai membri del governo – frutto del lavoro della sua task force al premier Giuseppe Conte, ai ministri, i commissari all’emergenza e alcuni esponenti del comitato tecnico scientifico. Poi il premier, avvertendo che si procederà con “massima cautela, allentando e non stravolgendo” le regole, vede sindacati e imprese e poi gli enti locali per condividere con loro le prime linee guida.
Coronavirus, come cambieranno le professioni “di prossimità”
Pages: 1 2