Borsa Milano, effetto S&P: il listino sale del 2,2%, lo spread scende a 223 punti
I futures sul Dow Jones Industrial Average salgono fino a +219 punti, anticipando un rialzo in avvio di seduta di 208 punti circa. I contratti sullo S&P 500 e sul Nasdaq 100 avanzano dell’1% circa. Nella giornata di ieri, il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo ha riferito che lo stato ha intenzione di riaprire le attività economiche in diverse fasi. La prima fase interesserà i settori manifatturiero ed edilizio, che potranno dunque ripartire.
Bene i listini europei
Le Borse europee confermano il buon passo dell’avvio con molti paesi che pianificano un allentamento del lockdown e una graduale riapertura con una riduzione dei contagi e delle vittime per il Covid-19. L’indice d’area Stoxx 600 sale del 1,8% con i finanziari in evidenza ed in particolare le banche con lo stoxx di settore che guadagna il 3 per cento. Tra le singole Piazze Francoforte (+1,94%) con Deutsche Bank che guadagna il 9,4% con il trimestre al di sopra delle aspettative di mercato. Parigi registra invece un +1,7% e Londra un +1,3%. L’euro in stabile rialzo sul dollaro con la moneta unica a 1,084 sul biglietto verde. E prosegue il calo delle quotazioni del greggio Wti (14,5 dollari al barile) sull’onda dell’eccesso di scorte.
Il caso
Anima in evidenza a Piazza Affari, mentre il mercato si interroga sull’interesse per la societa’ di gestione da parte di Amundi. I titoli salgono del 10%, a 3,05 euro. Indiscrezioni di stampa hanno riportato la notizia che il gruppo francese Credit Agricole, attraverso la controllata Amundi, sarebbe interessata alla societa’ e pronta a entrare nel capitale, acquistando una quota rilevante. Forse sarebbe la prima mossa per una scalata. Banco Bpm detiene il 14,3% del capitale di Anima e Poste il 10%. Credit Agricole è forte in Italia nel risparmio gestito: ha già una importante partnership nel credito al consumo con la stessa Banco Bpm attraverso Agos Ducato, e ha acquisito Pioneer nel 2017 da Unicredit per 3,5 miliardi, facendo diventare l’Italia il secondo mercato per Amundi. Quest’ultima a fine 2019 deteneva asset under management per circa 177 miliardi. Quanto ad Anima, la società detiene un accordo di partnership con Banco Bpm fino a fine 2037. «Stimiamo che Banco Bpm rappresenti il 26% degli asset under management di Anima (o il 48% ex AUM di Poste)», hanno commentato gli analisti di Equita, ricordando che l’istituto ha un lock-up su una quota dell’8,1% fino al 30 giugno 2020. Gli esperti di Equita hanno raccomandato di acquistare le azioni, stimando un target di prezzo a 4,7 euro. «Anima tratta con multipli attraenti: il rapporto tra prezzi e utili attesi per il 2020 e´ pari a sette volte, contro 13 volte di Amundi» hanno sottolineato. Gli analisti tuttavia hanno messo in evidenza che per una eventuale operazione su Anima sia necessario un accordo con Banco Bpm, dato che le societa’ sono legate da un accordo di partnership di lungo termine.
Le Borse asiatiche in positivo
Chiusura in netto rialzo per la Borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che termina in rialzo del 2,71% a 19.783 punti. A trascinare i listini in territorio positivo sono state le decisioni della BoJ, la banca centrale giapponese che, tra l’altro, ha ulteriormente rafforzato il piano di acquisto di obbligazioni, rimuovendo il limite precedente di 80 trilioni di yen. Inoltre l’istituto ha lasciato i tassi di riferimento negativi. Ha influenzato positivamente i mercati anche la performance registrata venerdi’ da Wall Street. Ha chiuso in rialzo anche l’indice piu’ ampio Topix che ha guadagnato l’1,83% a 1.447,25 punti. Oltre che degli annunci della BoJ e della chiusura positiva di Wall Street, la Borsa di Tokyo ha anche beneficiato delle speranze in una ripresa imminente dell’attività economica negli Stati Uniti e nel riflusso della pandemia in Europa che sta iniziando un graduale allentamento delle misure di confinamento.
Anche i mercati azionari cinesi hanno chiuso in rialzo la prima seduta della settimana, con l’indice di Shanghai in crescita dello 0,25%, a 2.815,49 punti. L’indice composito di Shenzhen ha chiuso in rialzo dello 0,28% in più a 10.452,17 punti. Hong Kong a sua volta chiude gli scambi in territorio positivo: l’indice Hang Seng sale dell’1,88% e si attesta a 24.280,14 punti
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