Corte costituzionale tedesca, ultimatum alla Bce: 3 mesi per giustificare il Qe. Alle 18 si riunisce il Consiglio
A questo fine, sulla proporzionalità, la Corte ha chiesto al Consiglio direttivo di adottare una decisione che dimostri «in una maniera comprensibile e con argomentazioni» che gli obiettivi di politica monetaria perseguiti dal PSPP non abbiano effetti economici e fiscali non proporzionati. In particolar modo viene chiesta una particolare verifica al reinvestimento del capitale dei titoli di Stato rimborsati e giunti a scadenza dal gennaio 2019 e relativi al QE1 iniziato il 9 marzo 2015 e terminato il dicembre 2018, e il QE2 iniziato nel novembre 2019.
Senza questo chiarimento, passati tre mesi la
Bundesbank «potrebbe» non partecipare più all’implementazione ed
esecuzione del PSPP. La Corte tedesca si spinge oltre: la Bundesbank
potrebbe dover rivendere i titoli di Stato (ndr. titoli tedeschi)
acquistati nel PSPP.
- la strategia dell’eurotower Così la Bce sta di fatto monetizzando il debito europeodi Maximilian Cellino
Un portavoce della Bce ha detto: «La Bce sta analizzando la sentenza e la commenterà nei tempi adeguati». La Bce ha confermato che terrà oggi alle 18:00 un Consiglio direttivo per discutere e valutare le informazioni e non per prendere decisioni.
I mercati hanno reagito in maniera tiepida per ora. Il PEPP è salvo, per ora.
Il PEPP pandemico è fuori dal radar della Corte, per ora
La
Bce ha attualmente due programmi di acquisto di titoli di Stato in
corso. La Bce acquista ora titoli di Stato tramite il PSPP nel QE2. Il
secondo Asset purchase programme è iniziato nel gennaio 2019 al ritmo di
20 miliardi di euro al mese, ed è stato potenziato il 12 marzo 2020 con
una dote aggiuntiva da 120 miliardi per il rimanente periodo del 2020.
E’ anche in corso, dalla seconda metà di marzo, il PEPP, il programma di acquisti di titoli in emergenza pandemica: 750 miliardi da marzo ad almeno il 31 dicembre 2020 o comunque per tutta la durata della crisi del coronavirus . Il PEPP non prevede per ora il reinvestimento dei titoli di Stato, un punto “spinoso” per la Corte costituzionale tedesca: il reinvestimento infatti allunga oltre la fine del programma di acquisti la detenzione dei titoli di Stato nel portafoglio della Bce.
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