Coronavirus, riapertura palestre dal 18 maggio: distanze, turni rigidi e attrezzi sanificati

Si pensa che lo spazio a disposizione di ognuno debba essere di almeno 7 metri quadri. Gli allenatori dovranno indossare guanti e mascherina. Ma dove possibile si potrebbe anche chiedere di fare lezione “da remoto”, semmai in un altro ambiente, oppure per turni. Tutti gli attrezzi dovranno essere sanificati subito dopo l’uso così come gli ambienti e le postazioni degli impiegati. Dovranno esserci vari dispenser per il disinfettante e dispositivi di protezione anche per i clienti che prima di entrare dovranno misurare la febbre. Per chi ha più di 37,5 non sarà consentito l’accesso.

I percorsi nelle piscine

Il problema non è l’acqua – come hanno già spiegato gli scienziati – ma quello che avviene fuori dalla vasca. E dunque sia negli impianti all’aperto, ma molto di più al chiuso, sarà indispensabile impedire ai nuotatori di incontrarsi. Ecco perché c’è la necessità di creare veri e propri percorsi che impediscano il contatto tra le persone anche quando finisce la lezione. Negli spogliatoi lo spazio ritenuto necessario è di 5 metri quadri per persona, ma l’intenzione – almeno nella prima fase – è quello di far entrare una persona per volta anche per le difficoltà di sanificare gli ambienti e le docce. E dunque di privilegiare quegli impianti dove c’è la possibilità di avere locali separati.

Gli attrezzi di estetiste e parrucchieri

Il Comitato tecnico-scientifico ha chiesto grandissima cautela sulla riapertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici, esercizi che per il contatto diretto tra operatore e cliente presentano un alto indice di rischio di contagio. Nel calendario illustrato in diretta tv da Giuseppe Conte dieci giorni fa, la riapertura su tutto il territorio nazionale per questo comparto è stata fissata all’1 giugno. La novitá è che i saloni di bellezza, il cui ritorno al lavoro è molto atteso, potranno alzare le saracinesche a partire dal 18 di maggio almeno nelle regioni dove il numero dei nuovi positivi è pari allo zero (Molise, Basilicata, Umbria) o continua a scendere, come Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Calabria. Le aperture anticipate sui territori scatteranno sulla base del monitoraggio previsto dal decreto del ministro della Salute Roberto Speranza. Le regole per parrucchieri, barbieri e centri estetici sono molto stringenti. Potranno ricevere un cliente per volta indossando visiere, guanti e mascherine. Gli stessi dispositivi dovranno essere messi a disposizione di chi entra nel salone o nella cabina per i trattamenti. Si dovranno seguire le stesse modalità degli studi medici. E dunque i locali dovranno essere sanificati e puliti più volte al giorno, mentre gli strumenti andranno tutti sterilizzati ogni volta dopo l’uso.

CORRIERE.IT

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