L’Alto Adige brucia i tempi e riapre. Il governatore: “Roma non ha ascoltato, applichiamo l’autonomia”


“La crisi – ha evidenziato ancora il governatore – è stata una grande sfida per tante categorie, dalle famiglie alle imprese, e le prossime settimane saranno comunque difficili. La legge forse delude alcune aspettative, ma è stato giusto proseguire insieme su questa strada. Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa fase e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini”.

Le misure riguardano ambiti in cui la Provincia ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre valgono le normative nazionali per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive. Gli spostamenti, all’interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.

REP.IT

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